Dove Siamo

La nostra sede è a Padova.

La provincia confina con le province di Venezia, Vicenza, Treviso, Rovigo e Verona.

La posizione baricentrica della città rispetto al triveneto ed il nodo viario che da qui si dirama ci permettono di raggiungere agevolmente qualsiasi destinazione e di gestire conseguentemente ogni servizio all’interno di questo comprensorio

IL TERRITORIO

LA CITTÁ

Padova è sicuramente la città più vivace del nord-est ed offre al visitatore un’eredità culturale storica ed artistica di grande rilievo e vanta ben due siti Patrimonio Unesco.

Nell’Eneide Virgilio narra le gesta di Antenore, un condottiero troiano scampato alla devastazione della sua città che navigò per giorni mosso dal desiderio di fondarne una nuova. Egli una volta approdato sulle coste venete si incamminò fino a trovare il luogo ideale su cui posare la prima pietra di quella che oggi è la città di Padova.

Leggenda a parte numerosi reperti archeologici ed approfonditi studi sui primi insediamenti Paleoveneti testimoniano che essa venne fondata ancor prima di Roma.

Inoltre un recente studio congiunto tra le Università di Venezia e di Standford dimostra che già nel IV secolo a.C. sull’arcipelago lagunare che oggi chiamiamo Venezia esistevano degli insediamenti. Erano opera proprio dei “padovani” che sulle varie isole crearono un avamposto stabile tra la foce del fiume Brenta, allora principale via di comunicazione ed il mare.

Una salda alleanza con l’Impero Romano comunque iniziò dal III secolo a.C. andandosi via via saldando fino a far divenire la città un Municipium grazie anche ad una serie di vie di comunicazioni che già allora permettevano di raggiungere comodamente da Patavium tutti i centri importanti dell’epoca, prime tra tutte la via Annia tra Adria ed Aquileia e la via Aurelia; alcune di queste vie sono percorribili tutt’oggi.

Le invasioni barbariche cancellarono purtroppo parecchie testimonianze degli antichi fasti e la città soffrì di anonimato ripiegata quasi su sé stessa fino al XIII secolo quando, divenuta libero comune vide nascere la celebre università (1222).

Per quasi un secolo poi sotto la guida dei Carraresi la città rifiorì e divenne “culla delle arti” come venne in seguito definita da W. Shakespeare. Durante questo radioso periodo infatti venne tra l’altro realizzato il ciclo di affreschi ad opera di Giotto, Mantegna, Giusto de Menabuoi, Altichieri da Zevio, Guariento, ed altri che dal 2021 fanno parte del Patrimonio dell’Unesco.

Poi il desiderio di supremazia della Serenissima Repubblica di Venezia, scatenato dalla crescente ascesa dell’importanza di Padova che a breve ne avrebbe offuscato il prestigio portò ad una sanguinosissima conquista della città, pare perpetrata con l’inganno, con l’annientamento dei Carraresi e lo sfacelo di quanto a loro appartenuto o da loro commissionato ed impedendo alla città di svilupparsi ulteriormente. Ciononostante gli invasori contribuirono all’arricchimento culturale e monumentale della città soprattutto grazie all’università che richiamava illustri personaggi come Galileo Galilei.

Nel 1545 fu inoltre fondato il celebre Orto Botanico, dal 1997 anch’esso Patrimonio Unesco.

A seguito della conquista napoleonica e della cessione all’Austria la città divenne parte del Regno Lombardo-Veneto asburgico da cui insorse l’8 febbraio 1848.

Dopo l’annessione al Regno d’Italia nel 1866 durante la Prima Guerra Mondiale Padova divenne il quartiere generale delle forze militari italiane e gli eventi che accaddero furono sempre molto legati alle sorti della Grande Guerra. Nel 1918 Gabriele D’Annunzio organizzò ed effettuò l’impresa del Volo su Vienna con base in un aeroporto militare a sud di Padova nei pressi di un castello oggi divenuto “Museo dell’aria”. Nel pomeriggio del 3 novembre 1918 nella Villa Giusti a Padova venne siglato l’armistizio tra l’Impero Austro-ungarico ed il Regno d’Italia sancendo di fatto la fine del conflitto mondiale.

Durante la Seconda Guerra Mondiale in quanto nodo stradale e ferroviario la città venne bombardata più volte pur rimanendo, sempre grazie all’università, un centro particolarmente attivo della resistenza.

Lo sviluppo successivo fino ai nostri giorni ci presenta una città molto attiva e dinamica con una lunga storia che viene raccontata orgogliosamente, che sfoggia i suoi monumenti ed i suoi scorci unici come la grande zona pedonale, il Listòn, il vero e proprio salotto cittadino.

 

Prato della Valle

LA PROVINCIA

La provincia di Padova vanta una serie di bellezze naturali ed artistiche e cela curiosità ed aneddoti spesso non molto conosciuti; località piacevoli da visitare, luoghi pregni di storia ma soprattutto una provincia da vivere, dove sentirsi non ospiti di passaggio ma parte integrante della quotidianità.

L’area fu abitata fin dal II millennio A.C. dai Paleoveneti, un etnia di origine indoeuropea di ispirazione greca ed etrusca che nel corso dei secoli subì influenze egizie e celtiche fino all’arrivo dei Romani.

A sud della città infatti vi è una località denominata “Mezzavia” il cui nome deriva dalla sua posizione che i Romani calcolarono a metà strada (mezza via appunto) tra Roma e Vienna.

Era quindi punto di sosta e ristoro che godeva della vicinanza dei colli Euganei, antichi vulcani estinti alla cui base sgorgava (e sgorga tutt’oggi) acqua termale particolarmente rigenerante e curativa tanto che nell’attuale comune di Montegrotto Terme venne edificata una prima stazione termale i cui resti sono visibili tutt’oggi.

Nei secoli poi l’area è costantemente stata teatro di sanguinose battaglie, culla di nobili casati, testimone di una lunga serie di mutamenti storici e politici e religiosi. Borghi, castelli, città murate, ville e monasteri di cui è costellato il territorio ne tramandano la storia.

Oggi il parco naturale dei Colli Euganei, unico per le sue biodiversità e zona di produzione di vini DOC ed altri prodotti tipici, fa da cornice alle Terme Euganee, un insieme di località punto di riferimento Internazionale del termalismo e del benessere. Più a sud cittadine come Monselice, Este e Montagnana con la sua preziosa cinta muraria completamente intatta, nella loro bellezza sono a testimoniare parte delle vicissitudini passate di un territorio sempre molto ambito.

La parte nord della provincia è invece caratterizzata dalla presenza del fiume Brenta che ne ha segnato profondamente l’economia ed i mutamenti socio politici.

Qui meravigliose ville venete, soprattutto Villa Contarini maestoso esempio dell’architettura palladiana immersa in un parco di 40 ettari e Cittadella, antica città murata di cui è possibile percorrere interamente il camminamento di ronda tra merlature e torrioni, lasciano spazio ad oasi naturali, sorgenti, golene e boschi.

 

abazia benedettina di praglia

LAGUNA

Anche una parte della laguna Veneta, in particolare un’oasi naturalistica denominata “Valle Millecampi” fa parte del territorio padovano.

Tra sentieri lussureggianti che lambiscono macchie di vegetazione tipica dove ammirare i famosi “Casoni veneti”, tra oasi naturali dove ammirare numerose specie animali e spiagge dove praticare kitesurf tutto l’anno in giornate particolarmente terse è possibile ammirare verso ovest i Colli Euganei ergersi maestosi dalla monotonia della pianura.

 

Valle millecampi

RIVIERA DEL BRENTA

Nell’antico alveo del fiume Brenta, il tratto tra Padova e Venezia prende il nome di “Riviera del Brenta” dove, tra il 1500 ed il 1700 le nobili famiglie veneziane per sfoggiare i propri fasti e trasmettere il loro peso e potenza commissionavano a famosi architetti dell’epoca, uno su tutti il padovano Andrea Palladio, la realizzazione delle ville da adibire a proprie residenze estive.

A colpi di facciate imponenti, linee ricercate, decorazioni artistiche, ambienti interni ed esterni in armonia col contesto paesaggistico e raccolte di opere d’arte più o meno ricche si disputava la “battaglia” per la supremazia d’immagine.

Le innumerevoli proposte tre cui spicca la navigazione turistica sul “Burchiello” danno la possibilità di percepire questo scorcio paesaggistico, unico nel suo genere, che fu un tempo teatro di antichi fasti, tra nobili famiglie e viandanti, tra i Burci, le chiatte per il trasporto delle merci ed i Burchielli appunto, le antiche e fastose imbarcazioni dei veneziani.

Riviera del brenta